Tematica Animali preistorici

Homotherium latidens Owen, 1846

Homotherium latidens Owen, 1846

foto 739
Homotherium serum Cope, 1893
Foto: James St. John
(da: it.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Mammalia Linnaeus, 1758

Ordine: Carnivora Bowdich, 1821

Famiglia: Felidae Fischer von Waldheim, 1817

Genere: Homotherium Fabrini, 1890

Specie e sottospecie

Il genere annovera ttualmente le seguenti specie: Homotherium ischyrus Merriam, 1905 - Homotherium latidens Owen, 1846 - Homotherium serum Cope, 1893 - Homotherium venezuelensis? Rincón et al., 2011.

Descrizione

L’Homotherium era un felino di grandi dimensioni, con una lunghezza totale stimata tra 1,5 e 2 m, un'altezza alla spalla di circa 1,1 m e un peso medio di 190 kg, comparabile a quello di un leone maschio. Alcuni esemplari più grandi, come quelli del Pleistocene superiore rinvenuti a Untermaßfeld, in Turingia, potrebbero aver raggiunto un peso compreso tra i 200 e i 400 kg. Rispetto al suo probabile antenato, l’Amphimachairodus, l’Homotherium mostra incisivi superiori più grandi, arcuati e dentellati. Il secondo premolare superiore (P2) è sempre assente, mentre i terzi premolari superiori e inferiori (P3 e p3) sono più piccoli, e il quarto premolare superiore (P4) presenta differenze morfologiche significative. I canini superiori dell’Homotherium erano più corti rispetto a quelli dello Smilodon o del Megantereon, pur essendo significativamente più lunghi rispetto ai felini moderni. Gli incisivi e i canini inferiori formavano un dispositivo potente per perforare e trattenere la preda, mentre i canini superiori, grossolanamente dentellati, erano ideali per infliggere danni da lacerazione. Le fauci erano strutturate per afferrare e trattenere saldamente la preda durante l'attacco. I canini superiori dell’Homotherium, appiattiti e distintamente più corti rispetto a quelli dello Smilodon, erano probabilmente coperti dalle labbra e dai tessuti gengivali, come accade nei felini moderni. Questa ipotesi è supportata dall'osservazione che lo spazio tra canini e mandibola alla chiusura completa della bocca era comparabile a quello dei felini attuali, a differenza dello Smilodon, i cui canini erano troppo lunghi per essere completamente coperti. Pur essendo un grande felino, l’Homotherium presentava caratteristiche fisiche che lo distinguevano da altri generi come lo Smilodon o il Megantereon. Le sue zampe erano più lunghe e snelle, con arti anteriori meno poderosi e di forma intermedia tra quelli di un ghepardo e di un leone. Il collo, relativamente lungo e spesso, era altamente flessibile, mentre il dorso era corto e la coda molto breve. Gli artigli erano piccoli e semi-retrattili, lo sperone era grande, e le seconde falangi erano meno asimmetriche rispetto a quelle dei leoni, conferendo ai piedi una postura simile a quella di un cane. Inoltre, l'omero era caratterizzato da una fossa olecranica fortemente verticale. L’Homotherium probabilmente camminava con una postura intermedia tra quella dei grandi felini odierni e quella delle iene, con una configurazione simile a quella dei canidi. Gli artigli, non completamente retrattili, potrebbero aver conferito una migliore aderenza al terreno, utile durante lunghi inseguimenti, come accade nei ghepardi, cani e iene. Un'importante scoperta riguardante i tessuti molli dell’Homotherium è stata fatta nel 2020 con il ritrovamento di un cucciolo mummificato di Homotherium latidens in Yakutia, Russia, descritto nel 2024. Questo esemplare, di circa tre settimane, mostrava un mantello di colore nero o marrone scuro, con zampe e mento più chiari. La pelliccia sulla regione della bocca e sul retro del collo era più lunga e più chiara rispetto a quella degli arti anteriori. L'esemplare, composto dalla parte anteriore del corpo (cranio, arti anteriori e parte della gabbia toracica), mostrava zampe larghe e arrotondate prive di cuscinetti carpali, mentre i cuscinetti digitali erano di forma vagamente quadrata. Queste caratteristiche, sviluppatesi già in giovane età, indicano un adattamento per attraversare terreni innevati. Per quanto riguarda l'Eurasia, sono state descritte diverse specie di Homotherium (come Homotherium nestianus, Homotherium sainzelli, Homotherium crenatidens, Homotherium nihowanensis e Homotherium ultimum), che differiscono principalmente per le dimensioni del corpo e la forma dei canini. Tuttavia, considerando la variabilità intraspecifica delle dimensioni corporee nei grandi felidi moderni, non è improbabile che tutte queste forme possano essere ricondotte a una singola specie, l’Homotherium latidens. Analogamente, altre due forme del Pleistocene inferiore africano, descritte come Homotherium aethiopicum e Homotherium hadarensis, mostrano solo lievi differenze rispetto alle forme eurasiatiche.

Diffusione

È un genere estinto di felidi dai denti a scimitarra appartenente alla sottofamiglia Machairodontinae, vissuto in Nord America, Eurasia e Africa (e forse anche in Sud America) durante il Pliocene e il Pleistocene. Questo genere è sopravvissuto circa dai 4 milioni ai 12000 anni fa, fino alla fine dell'ultima era glaciale (glaciazione di Wisconsin).

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06265 Data: 30/11/2010
Emissione: Animali preistorici
Stato: Moldova
Nota: Emesso in un foglietto
di 4 v. diversi